Consigli per eliminare la muffa

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La muffa è una "brutta bestia". Quando si pensa di averla sconfitta torna sempre. Molto spesso il problema della muffa viene sottovalutato. Vi dico subito che per eliminare la muffa dalle pareti in maniera definitiva, le soluzioni "fai da te" sono poco efficaci e possono durare solo lo spazio di pochi mesi. Questo articolo si propone di spiegare i motivi e le condizioni per cui si forma la muffa e fornire una serie di consigli allo scopo di prevenirne la formazione.

Che cosè la muffa
Le muffe sono dei microrganismi appartenenti al regno dei funghi, che si riproducono in presenza di zone umide (ad esempio sulle pareti) emettendo spore nocive per la salute, spore che si propagano nell’ambiente. Queste spore microscopiche, di dimensioni che vanno da 1 fino a 300 µm, satureranno gli ambienti impregnando gli armadi, i tessuti, i materassi, i vestiti, i cibi e possono venire respirate dagli ignari abitanti. La muffa non rovina dunque solo le pareti ma è soprattutto dannosa per la salute. Le sue spore irritano le mucose e provocano difficoltà respiratorie, asma e reazioni allergiche. Questo è il motivo principale per cui occorre evitare la formazione di muffa o, se già presenti, eliminarle.

Condizioni per cui si forma la muffa
Le muffe attecchiscono in presenza di quattro condizioni:

  1. disponibilità di umidità;
  2. disponibilità del cibo necessario per la loro alimentazione;
  3. scarsa ventilazione;
  4. scarsa luce naturale.
Analizziamo il primo punto, disponibilità di umidità, partendo da un esempio. Quando in estate tiriamo fuori una bottiglia dal frigorifero notiamo subito la formazione sulla superficie della bottiglia di condensa. Questo fenomeno si spiega facilmente con il fatto che essendo l’aria dell’ambiente più calda, a contatto con una superficie fredda condensa (in sostanza il vetro della bottiglia si appanna). Stessa cosa succede quando l’aria calda dell’ambiente viene a contatta con un punto freddo della parete (solitamente sugli spigoli del soffitto, sui muri periferici esposti più a nord o dietro gli armadi). La persistenza costante della condensa mantiene costantemente umido l’intonaco e facilita la proliferazione di funghi e muffe di ogni tipo. La scarsa ventilazione produce forti carichi di umidità all’interno dei locali, soprattutto cucina, bagni con docce o zone con elevata presenza di piante. Nel caso di scarsa luce naturale, ad esempio pareti esposte a nord hanno una scarsa esposizione solare, aumenta, soprattutto d’inverno, il raffreddamento della parete.

Si capisce quindi come non siano sufficienti interventi palliativi che "curano i sintomi" ma non le cause che portano alla presenza di muffa sulle pareti.

Cattive abitudini nella conduzione dell’immobile
Molto spesso sono le stesse persone che vivono nell’immobile a non gestire in maniera adeguata l’abitazione con comportamenti non idonei:

  • lasciare per lungo tempo il riscaldamento spento (ad esempio di notte) o su livelli di temperatura inferiori a 17/18 ºC. Questa azione causa un raffreddamento della superficie interna dei muri oltre a aumentare i consumi energetici per riportare la temperatura ai livelli corretti;
  • areando in maniera insufficiente i locali, in particolare dopo aver prodotto incrementi di vapore acqueo (facendo una doccia, cucinando,..). Attenzione però a non cadere nell’accesso opposto, aprendo ad esempio le finestre di inverno per tempi lunghi, in quanto questa azione provoca un raffreddamento dei muri. Per ricambiare aria in una stanza sono sufficienti 10 minuti;
  • illuminando in maniera insufficiente i locali.
La non corretta gestione della casa può incidere sulla formazione delle muffe, ma nella maggior parte dei casi non è sufficiente a giustificare la formazione di muffe.

Soluzioni per eliminare la muffa
La soluzione non è mai univoca. Per eliminare il problema delle muffe in casa bisogna individuare prima di tutto le cause per poi intervenire in modo efficace (cause frequenti sono ponti termici, mancanza di un sistema di ventilazione meccanica controllata, infiltrazioni acqua piovana, risalita dal terreno, condensa e umidità dell’aria ecc..). Il benessere ambientale ed il comfort derivano prima di tutto dal corretto equilibrio tra ventilazione, temperatura ed umidità e correttezza dell’isolamento termico. Le soluzioni da adottare devono dunque agire su:

  • VENTILAZIONE: occorre garantire ricambi minimi d’aria per tempi prolungati, senza arrivare a raffreddare i muri. Questa è una operazione che difficilmente può essere manualmente da una persona. Per questo motivo è necessario utilizzare un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) che provvede a fornire un ricambio costante dell’aria negli ambienti. Come funziona una macchina di VMC? Il funzionamento è molto semplice: l’aria viziata viene prelevata dai diversi ambienti e, prima di essere espulsa all’esterno, viene convogliata in uno scambiatore di calore ceramico dove preriscalda o preraffresca l’aria pulita prelevata dall’esterno. L’aria pulita di rinnovo viene introdotta nell’abitazione attraverso i diversi diffusori dislocati nei locali. L’impianto di VMC deve essere dimensionato affinchè garantisca i 0,3 ricambi d’aria/ora come da indicazione della legge 10 con le modifiche della 311/06 e s.m.i. La Ventilazione Meccanica Controllata con recupero di calore risolve nella stragrande maggioranza da sola i problemi di muffa. Isolarelacasa Srl propone un sistema di VMC con recupero di calore, che si chiama Inventer.
  • ELIMINARE LE SUPERFICI FREDDE: attraverso il corretto isolamento termico delle pareti si riescono a correggere i ponti termici evitando il fenomeno della condensa e quindi la formazione di muffe.
  • MANTENERE IL RISCALDAMENTO COSTANTE: per evitare le muffe non si devono comunque avere stanze dove la temperatura è inferiore ai 17-18 ºC, nè spegnere il riscaldamento quando non si è in casa o nella notte per evitare di raffreddare i muri e creare quindi condizioni favorevoli alla formazione della muffa.


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