Eliminare la muffa dalle abitazioni

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Ciclo Volteco - risalita capillare

Questo articolo è stato scritto dall’ing. Riccardo Raimondo, proprietario di Isolarelacasa Srl, una azienda specializzata nell’isolamento termico e risoluzione dei problemi di muffa, con cui collaboro ormai da diversi anni e si basa su conclusioni a cui è arrivato dopo 2 anni di prove sperimentali (termoigrometriche e termografiche) su circa 200 abitazioni di caratteristiche differenti sia per struttura edilizia che per conduzione.

Il fenomeno della muffa è un problema molto ricorrente in molte abitazioni. È frequente infatti trovare case con evidenti tracce di muffa sui muri, localizzate negli angoli delle stanze da letto o dietro gli armadi, sui solai o pavimenti. Parlare di muffa ci fa pensare inizialmente a danni causati da infiltrazioni d’acqua provenienti da rotture delle tubazioni, ma in realtà non è quasi mai quella la causa.

Quali sono le cause di formazione della muffa?

Il fenomeno della muffa nelle abitazioni avviene a causa della condensa superficiale. Tale fenomeno è molto semplice da spiegare ed è lo stesso che vediamo quando tiriamo fuori dal frigorifero una bottiglia. Quello che possiiamo osservare è la formazione sulla sua superficie di condensa, in quanto la superficie fredda della bottiglia viene a contatto con l’aria più calda e umida dell’ambiente. Allo stesso modo nelle nostra abitazioni lo svolgimento delle normali attività domestiche (cucinare, stendere i panni, fare la doccia,..) produce umidità. Questa umidità, a contatto con elementi freddi (pareti, muri, finestre, oggetti presenti dentro l’armadio/ripostiglio) si condensa, e a lungo andare porta alla formazione di muffe.

Le muffe attecchiscono in presenza di quattro condizioni:

  1. presenza di umidità;
  2. disponibilità del "cibo" necessario per la loro alimentazione;
  3. scarsa ventilazione;
  4. scarsa luce naturale.
La muffa non rovina solo le pareti ma è anche dannosa, soprattutto per la salute. Le sue spore irritano le mucose e provocano difficoltà respiratorie, asma e reazioni allergiche.

Una cattiva conduzione dell’immobile può accelerare la formazione della muffa?

La risposta ` che "una cattiva conduzione dell’abitazione facilita la formazione della muffa". Spesso sono infatti gli stessi proprietari dell’immobile a non gestire in maniera corretta la propria abitazione. Comportamenti non idonei possono essere:

  • mantenere per lungo tempo l’impianto di riscaldamento spento o su livelli di temperatura medio bassi;
  • aerare insufficientemente i locali, specie dopo aver prodotto incrementi di vapore acqueo (doccia, preparazione dei cibi, lavaggio e stenditura dei panni, etc);
  • illuminare insufficientemente i locali.
Spesso si riscontra la cattiva abitudine di abbassare il riscaldamento durante la notte o quando non si è in casa (in apparenza per risparmiare). Così facendo la temperatura si abbassa e con essa si raffreddano i muri. Vi è poi l’abitudine per alcuni di aprire le finestre la mattina presto, anche in inverno, per tempi prolungati (per un’ora o più) per ricambiare l’aria dopo aver dormito nella stanza la notte. Anche questo è un comportamento non corretto che anzi, fa raffreddare i muri della stanza, in quanto dopo i primi dieci minuti l’aria sarebbe già ricambiata, mentre nel tempo restante si fa solo entrare aria fredda che abbassa la temperatura ambiente e quella dei muri. Poi quando ci si sveglia magari riparte il riscaldamento (e la caldaia deve consumare molto per riportare la temperatura ai livelli iniziali = maggiore consumo), ma prima che la temperatura sia risalita magari ci si fa una doccia e si produce vapore/umidità. Questo vapore si diffonde nelle varie stanze e toccando le pareti fredde della camera non può far altro che condensare.

Soluzioni per eliminare la muffa dalle abitazioni

Non esiste una unica soluzione per eliminare la muffa, ma bisogna affrontare caso per caso, valutando correttamente la causa della loro formazione. Esempi possibili di intervento sono:

  • eliminare il più possibile le superfici fredde con un adeguato isolamento delle stesse, quindi procedendo con la coibentazione dei muri freddi e dei solai a contatto con ambienti non riscaldati (sottotetti, cantine, garage, ecc.);
  • garantire dei "minimi" ricambi d’aria per tempi prolungati (aprire leggermente le finestre) senza mai arrivare a raffreddare i muri (come ad es. spalancando per ore le finestre) e ricambiare in modo uniforme l’aria di tutta la casa;
  • mantenere il riscaldamento possibilmente il più costante possibile senza mai arrivare sotto i 17-18°C nell’arco delle 24 ore.

Eliminare le superfici fredde

A volte con il solo isolamento termico (es. insufflaggio delle pareti o dei sottotetti con cellulosa) si "scaldano" le pareti o le superfici fredde, inibendo la formazione di condensa.

Garantire i minimi ricambi d’aria

È difficile da comprendere che anche in una giornata particolarmente nebbiosa o piovosa l’aria esterna sia più secca di quella in casa (anche di 3 volte). Abbiamo questa sensazione solo perchè l’aria esterna è più fredda. Quindi anche se apriamo le finestre in una giornata nebbiosa entra aria più secca e asciutta che si miscela con quella interna e questo comporta un abbassamento dell’umidità assoluta dell’aria che abbiamo in casa.

Mantenere il riscaldamento costante

Per evitare le muffe non si devono comunque avere stanze con temperature sotto i 17-18 °C e neanche spegnere il riscaldamento quando non si è in casa o nella notte perchè questo causa il raffreddamento dei muri e quindi crea le condizioni per la formazione di condensa.

Ventilazione Meccanica Controllata

Se non è possibile l’apertura costante delle finestre con la microventilazione (perchè spesso non si è in casa) o si abita in case a basso consumo energetico (case di classe energetica A o B) o quando l’apporto naturale anche se fatto correttamente non riesce ad essere sufficiente è necessario dotarsi di sistemi che facciano questo costantemente durante tutte le 24 ore. Questo dispositivo si chiama "Ventilazione Meccanica Controllata con recupero di calore", un sistema di ventilazione a doppio flusso, che garantisce un ricambio costante dell’aria negli ambienti con un dispendio energetico contenuto (2-3 €/anno), grazie al recupero di calore. Ciò è possibile perchè quando la macchina aspira l’aria fresca esterna attraversa l’accumulatore in ceramica (o filtro ceramico) e si riscalda. Dopo 70 secondi la macchina inverte il moto (fase di espulsione) e l’ria interna viene mandata all’esterno. È necessario dimensionare l’impianto di VMC affinchè garantisca i 0,3 ricambi d’aria/ora come prescritto da normativa.

Come devono essere posizionate le macchine di VMC?

Non è corretto posizionare le macchine di VMC solo nei locali dove vi è presenza di muffa, in quanto è facile verificare con un igrometro che l’umidità della casa tende ad uniformarsi in breve tempo in tutte le stanze. Inoltre anche se le stanze in cui viene prodotta più umidità sono solitamente i bagni e le cucine, i problemi maggiori sono sempre riscontrati nelle camere da letto o nei soggiorni. Tale fatto avviene non perchè sono più umide, ma solo più fredde. Se si interviene solo su un locale, si rischia che il vapore prodotto nei bagni o nella cucina crei condensa prima che possa essere espulso da una sola macchina. La Ventilazione Meccanica Controllata con recupero di calore risolve nella stragrande maggioranza da sola i problemi di muffa perchè il problema di muffa è solo invernale e d’inverno l’aria esterna è secca (circa 2-3 g/mc contro i 9-11 g/mc che abbiamo in casa). Basta fare entrare questèaria esterna senza far raffreddare la casa che automaticamente miscelandosi con l’aria interna, si abbassa lèumidità e anche se ho un punto freddo (o ponte termico) non si forma più condensa e quindi muffa.

Causa e rimedi per rimuovere la muffa dalle abitazioni

Tabella causa-rimedi formazione muffa

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