Gruppi di continuità

Gruppi di continuita | Cosa sono, a cosa servono e come funzionano

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È una scena che quasi tutti hanno vissuto: si è nel bel mezzo di un lavoro al computer, magari a un passo dal salvare un documento importante, e all’improvviso il buio: la corrente è saltata. A volte ritorna subito, altre volte lascia nel panico per minuti che sembrano non passare mai. In questi momenti si scopre l’esistenza di un dispositivo che avrebbe potuto salvare la situazione: il gruppo di continuità.

Questo apparecchio, che molti definiscono con la sua sigla inglese UPS (Uninterruptible Power Supply), è utile per proteggere i dispositivi elettronici. Ha la funzione di vero e proprio scudo contro blackout e sbalzi della rete elettrica e permette di evitare che un imprevisto diventi un problema serio. è utile, quindi, sapere con precisione che cos’è un gruppo di continuità, perché è così utile e come fa a proteggere i dispositivi tecnologici presenti in casa o in ufficio.

Cos’è un gruppo di continuità

La corrente che arriva in un edificio non risulta sempre stabile. A volte presenta dei cali, altre volte dei picchi. Questi sbalzi, anche se risultano spesso impercettibili, a lungo andare possono danneggiare i delicati circuiti interni di computer, televisori, server e altri dispositivi.

Il gruppo di continuità si mette in mezzo a questo flusso, facendo da filtro. Per farlo funzionare sempre al meglio, specialmente in un’azienda, serve però una manutenzione precisa. Ecco perché rivolgersi a professionisti esperti del settore, come un servizio di assistenza Riello Firenze, è fondamentale.

Riello è un nome di primo piano a livello internazionale quando si parla di gruppi di continuità e sistemi di protezione. Una buona manutenzione assicura che l’UPS sia sempre pronto a intervenire, tenendo al sicuro tutto ciò che vi è collegato.

A chi e a cosa serve davvero un UPS

L’utilità di un gruppo di continuità si vede in tantissime situazioni. Chi lavora da casa, per esempio, con un UPS mette al sicuro il proprio PC e la propria tranquillità, perché evita di perdere ore di lavoro durante un temporale. Anche per chi usa il computer per giocare o per i propri hobby è un’ottima comodità.

Se poi ci si sposta in un ufficio, la situazione è ancora più importante. Un UPS può tenere accesi i computer, ma anche il modem e la rete, permettendo a tutti di finire quello che stavano facendo.

Per un’azienda che ha un server, l’arresto improvviso può essere un problema notevole: potrebbe significare, infatti, perdere vendite, bloccare un sito web o, peggio, danneggiare gli archivi dei clienti. Il costo di un buon sistema di protezione, quindi, è decisamente inferiore ai soldi che si perderebbero in casi come questi. Insomma, si tratta di un investimento che si ripaga da solo nel corso del tempo.

Il funzionamento interno di un gruppo di continuità

Per comprendere come opera un gruppo di continuità, è utile analizzarne i componenti principali, che lavorano contemporaneamente. Il primo elemento da considerare è il raddrizzatore, un circuito che converte la corrente alternata proveniente dalla presa elettrica in corrente continua, necessaria per caricare la batteria interna.

La batteria, che si trova al centro dell’intero sistema, accumula questa energia e la tiene pronta per l’uso. Quando la rete elettrica funziona correttamente, la batteria si mantiene semplicemente in carica. Nel momento in cui si verifica un’anomalia, entra in gioco l’inverter. Questo componente svolge il compito opposto al raddrizzatore: preleva la corrente continua dalla batteria e la trasforma nuovamente in corrente alternata e stabile, identica o persino migliore di quella fornita dalla rete.

Un commutatore elettronico si occupa di gestire il passaggio in maniera istantanea dall’alimentazione di rete a quella della batteria, in modo da assicurare che i dispositivi collegati non percepiscano alcuna interruzione durante il loro funzionamento.


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