Quando cambiare l’impianto idraulico
indice articoli >> Ricerca perdite acqua >> Impianto idraulico: quando sostituire le tubature
La manutenzione straordinaria e ordinaria in una struttura abitativa è essenziale nel corso degli anni per ottenere sempre il massimo risultato dalla stessa. Sebbene si possano installare impianti di altissima qualità il naturale degrado dei materiali induce necessariamente alla sostituzione di parte o di tutti gli elementi che lo compongono. Uno degli impianti più improntanti per una civile abitazione è quello idraulico, che nel corso degli anni è soggetto a corrosioni e malfunzionamenti.
Premesso che ogni struttura abitativa dopo 20 anni dovrebbe rifondare l’impianto idraulico, anche se nei casi di prodotti eccellenti si prolunga fino a 30 anni, in alcuni casi si riscontrano problemi molto prima. Nelle prossime righe vedremo quando sostituire le tubature in un impianto idraulico, grazie anche all’aiuto di idraulico-roma.me, idraulico di Roma molto attivo nel settore.
Quali sono i sintomi di un impianto idraulico non funzionante
Un impianto idraulico manifesta dei chiari sintomi di malfunzionamento, i quali inducono necessariamente alla sostituzione delle tubature, vediamo quali:
- Rubinetti: il primo segnale di un impianto idraulico da sostituire è da ricercare nei rubinetti che permettono la fuoriuscita di acqua sporca. Tale condizione testimonia un’usura eccessiva e la produzione di materiali inquinanti per la salute.
- Il calcare: tra i nemici principali delle tubature figura sicuramente il calcare, quest’ultimo non solo capace di otturarle ma di renderle estremamente fragili nel corso degli anni. Sebbene non sia possibile individuare precisamente i punti dove questo si sia posizionato, esso presenta la fuoriuscita di una patina bianca calcarea nell’acqua. Quest’ultima, come il calcare vero e proprio, si posiziona lungo le tubature e ne limita le prestazioni.
- Materiali: le tubature di vecchia generazione erano prevalentemente in piombo o ferro. La presenza di questi due materiali può generare ruggine nel caso del ferro e un vero e proprio avvelenamento in caso del piombo. Entrambi questi materiali sono una pessima compagnia per le tubature, queste ultime soggette a corrosione nel corso del tempo da tali materiali. Assolutamente necessaria la sostituzione in caso di presenza di acqua arrugginita o scura.
Cosa valutare prima di intervenire
I sintomi possono indurre i proprietari di casa nella sostituzione delle tubature dell’impianto idraulico, ma quali sono le caratteristiche da valutare prima di effettuare l’intervento?
- Età: come anticipato nel paragrafo introduttivo, ogni abitazione dopo 20-30 anni dovrebbe assolutamente sostituire l’impianto idraulico e le conseguenti tubature. Anche la migliore installazione incorre in corrosioni e malfunzionamenti naturali a cui è necessario porre rimedio con la completa sostituzione degli elementi principali.
- Perdite: è evidente che le perdite costanti di acqua nei dispositivi di erogazione siano testimonianza di un impianto idraulico sul viale del tramonto. Perdite sporadiche possono essere frutto di malfunzionamenti locali, ma la colorazione dell’acqua in uscita e gli interventi periodici sono un allarme significativo sullo stato di salute dell’intero impianto idraulico. Attendere troppo tempo per la sostituzione potrebbe danneggiare non solo gli impianti idraulici stessi ma soprattutto le pareti perimetrali e i solai, a causa di perdite non previste.
- Materiali: non tutti gli impianti idraulici e le tubature utilizzate sono costruiti con lo stesso materiale, nel corso degli anni l’evoluzione tecnologica ha introdotto materiali di qualità superiore, soggetti a rotture e corrosioni minori. Per tale motivo è necessario valutare il materiale con cui sono stati creati gli impianti, così da rendersi conto della longevità dello stesso. Un impianto idraulico con più di 30 anni di attività costante, sia anche costruito con i migliori materiali, necessita della sostituzione delle tubature.
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