Elettrodomestici: quando vanno sostituiti e quando è meglio ripararli

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La durata media di un elettrodomestico si aggira tra i 10 e i 15 anni. Trascorso questo lasso di tempo, può essere conveniente pensare all’acquisto di un nuovo prodotto e rinunciare a eventuali riparazioni che si dovessero rendere necessarie. Più in generale, in vista della scelta di un dispositivo meno datato, è opportuno prendere una decisione basata sui costi di riparazione. Il consiglio è quello di rivolgersi a un centro di assistenza elettrodomestici Tradate, in modo da poter ricevere tutte le informazioni e tutti i consigli utili per una scelta consapevole e indovinata.

Elettrodomestici: la gestione non è sempre semplice

Come noto, molti degli elettrodomestici che ognuno di noi ha in casa sono dei veri e propri divoratori di energia; e ciò è vero a maggior ragione per i dispositivi più datati e, dunque, meno avanzati dal punto di vista tecnologico. è legittimo domandarsi, pertanto, se degli elettrodomestici che funzionano ancora – e che però hanno ormai qualche anno sulle spalle – debbano essere comunque sostituiti o possano continuare a svolgere il proprio compito, anche se il mercato nel frattempo ha proposto dei modelli più efficienti e con consumi di energia inferiori. Si sente spesso dire che un’aspirapolvere, una lavatrice o un frigorifero più vecchi di dieci anni andrebbero cambiati con modelli più nuovi: ma non sarebbe uno spreco? E poi, al di là dei costi che tale scelta comporterebbe, la produzione di rifiuti non avrebbe un impatto negativo dal punto di vista dell’ambiente?

Guida alla scelta

Di sicuro, decidere se provvedere alla riparazione elettrodomestici a Tradate o alla sostituzione degli stessi non è semplice: qualunque valutazione deve essere compiuta sulla base di molteplici elementi. In linea di massima, si può affermare che fino a che un dispositivo è in grado di funzionare senza problemi non ha senso cambiarlo solo perchè un modello nuovo farebbe risparmiare consumando meno corrente. Il discorso cambia, però, nel momento in cui si verifica un guasto o un malfunzionamento che rende necessaria una riparazione. Quel che è certo è che per consumare meno energia, e dunque risparmiare soldi, non è sempre indispensabile sostituire un elettrodomestico: a volte è sufficiente saper usarlo in maniera corretta.

L’energia grigia

Si parla di energia grigia per fare riferimento al dispendio di energia che occorre per la produzione di un elettrodomestico, il suo trasporto, il suo deposito, la sua commercializzazione e il suo smaltimento. Un elettrodomestico non sempre va sostituito, proprio perchè la durata dell’ammortamento dell’energia grigia può occupare un lasso di tempo molto lungo. Il periodo di ritorno ecologico, insomma, è molto importante se si tiene conto dell’impatto ambientale. Per una lavatrice, per esempio, tale periodo è di 4 anni. Usare una lavatrice con circa 200 lavaggi all’anno vuol dire poter sfruttare questo elettrodomestico per parecchi anni. è chiaro, poi, che un nucleo familiare più piccolo tenderà a usare la lavatrice meno spesso; pertanto il periodo di ritorno dell’investimento sarà superiore. Ipotizzando un solo lavaggio alla settimana, ci sarà bisogno di ben sedici anni prima che l’energia grigia venga compensata dal risparmio. è per questo motivo che, come si è detto in precedenza, conviene utilizzare il dispositivo fino a che non arriva il momento di ripararlo per poi prendere una decisione definitiva, anche alla luce dell’età del prodotto.

I consigli per le riparazioni

La maggior parte degli elettrodomestici ha conosciuto, nel corso degli ultimi anni, un evidente progresso dal punto di vista tecnologico: è anche per questa ragione che non sempre è una buona idea provvedere alla riparazione di un dispositivo a qualunque prezzo. Sul piano economico, si può pensare così: quando un elettrodomestico ha meno di quattro anni, il costo di una riparazione non dovrebbe superare il 40% del costo di un modello nuovo; quando un elettrodomestico ha meno di sette anni, il costo di una riparazione non dovrebbe superare il 30% del costo di un modello nuovo; infine, quando un elettrodomestico ha meno di dieci anni, il costo di una riparazione non dovrebbe superare il 10% del costo di un modello nuovo. Ovviamente questa è una regola empirica che poi deve essere adattata di caso in caso, ma può essere un buon punto di riferimento. Risulta sottinteso, infine, che se si sostituisce un elettrodomestico lo si deve fare comprando un modello più efficiente: a questo scopo è indispensabile consultare con attenzione l’etichetta energetica del modello che si ha in mente di acquistare.


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